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Il contrasto luminoso facciale è un fattore valido per percepire l’ età.

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Lo studio mostra che gli osservatori percepiscono le donne con un maggiore contrasto luminoso facciale come più giovani, indipendentemente dal background etnico delle donne o degli osservatori.

La nostra età può influenzare il modo in cui gli altri ci vedono e ci trattano. Per molte persone è importante mantenere un aspetto giovanile, perché lo percepiscono come più attraente e un segno di salute. Ma cosa fa apparire un volto più vecchio di un altro? Alcuni segni dell’ invecchiamento, come le rughe, sono ben noti e comuni tra etnie diverse, ma altri sono meno compresi.

Un team di ricerca francese, in collaborazione con ricercatori americani, ha scoperto uno di questi aspetti dell’ invecchiamento il contrasto luminoso facciale.

Mentre le persone di etnie diverse possono avere colori della pelle diversi, i cambiamenti legati all’ età nel colore della pelle tendono ad essere simili. Ci hanno ipotizzato che il rapporto tra contrasto luminoso facciale e invecchiamento possa essere simile tra etnie diverse.

Questo suggerisce che il contrasto di luce facciale è uno spunto interculturale per la percezione dell’ età.

Per testare la loro ipotesi, i ricercatori hanno studiato immagini di donne di diverse etnie, tra cui donne cinesi asiatiche, latino-americane, sudafricane e francesi caucasiche. Per evitare le differenze causate dal genere, lo studio si è concentrato esclusivamente sulle donne. Le donne erano di età compresa tra i 20 e gli 80 anni, e i ricercatori hanno analizzato le loro immagini facciali utilizzando il software del computer per misurare i vari parametri di contrasto luminoso facciale.

Complessivamente questi risultati indicano che il contrasto luminoso facciale è uno spunto interculturale alla giovinezza. Poiché i cosmetici hanno dimostrato di migliorare il contrasto facciale, questo lavoro fornisce un sostegno all’ idea che una funzione universale dei cosmetici sia quella di rendere i volti femminili più giovani.

Questi risultati sono coerenti con l’ idea che il contrasto facciale è un valore cromatico valido per percepire l’ età: le donne viste come più giovani quando gli occhi, le labbra e le sopracciglia spiccano.